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Caffè alla Valdostana: tradizione e curiosità

Caffè alla Valdostana: tradizione e curiosità

Oggi vi raccontiamo la storia e vi sveliamo la preparazione del caffè alla Valdostana, bevanda tipica della Valle d’Aosta, che viene tradizionalmente servita nella grolla dell’amicizia.

Tramandata di padre in figlio, questa coppa (che non va confusa con la grolla valdostana) è un simbolo di fratellanza e amicizia per gli abitanti della regione.

Dopo aver parlato, dunque, di usi e costumi legati al caffè napoletano, ci spingiamo a Nord Ovest, tra le montagne, alla scoperta di una bevanda ancora poco conosciuta.

La tradizione della grolla valdostana

La grolla valdostana è un tipico prodotto artigianale della Valle d’Aosta, la cui tradizione si tramanda da generazioni.

Si tratta di una coppa realizzata in legno, con un coperchio che presenta dei beccucci dai quali è possibile bere.

Gli artigiani locali ci tengono a distinguere la grolla tradizionale, più alta e utilizzata per bere il vino, dalla coppa dell’amicizia, pensata invece per il caffè.

In entrambi i casi, la produzione è rigorosamente artigianale, realizzata mediante l’uso di un tornio e decorata a mano.

Storicamente utilizzata per condividere una bevanda, che fosse il vino o il caffè alla Valdostana, l’antichità di questa pratica è confermata anche dall’origine del termine “grolla”.

Deriva, infatti, direttamente dalla parola “graal”, che nella Langue d’Oil significava “recipiente” o “brocca”. Consentiva di servire e consumare il vino durante i banchetti medievali.

Il caffè alla Valdostana servito nella grolla dell’amicizia

La grolla che oggi viene utilizzata per servire e condividere il caffè rappresenta la versione più evoluta del recipiente: più bassa, con coperchio decorato e, soprattutto, con i beccucci per poter bere.

Il caffè viene preparato rigorosamente secondo la tradizione, ovvero correggendo l’espresso con grappa e genepì, un liquore tipico a base di artemisia.

Il genepì, che viene prodotto da piante spontanee o coltivate soltanto all’interno dei confini regionali, ha gradazione alcolica minima del 25% e si presenta di colore chiaro e sapore forte.

Come suggerisce il nome, la ritualità del consumo del caffè alla Valdostana è fondamentale.

Nasce, infatti, per poter essere condiviso e la regola prevede che la grolla dell’amicizia venga passata di mano in mano senza essere mai appoggiata sul tavolo.

Questo per assaporare a fondo il momento di convivialità e trascorrere del tempo in compagnia delle persone più care dopo una giornata in montagna, sia d’estate che d’inverno.

Il caffè viene servito così sin dalle sue origini, che risalgono al XV secolo circa, a partire, probabilmente, da Cogne.

Viene infatti chiamato café à la cognèntse in patois, il dialetto della Valle d’Aosta.

La ricetta del caffè alla Valdostana

Non ci resta che scoprire la ricetta per preparare il caffè alla Valdostana.

In mancanza della tipica grolla dell’amicizia, questo può essere servito anche nelle normali tazzine da caffè, purché la preparazione avvenga in un recipiente adatto e il consumo sia condiviso, come vuole la tradizione.

Ingredienti per 6 persone

● 6 tazzine di caffè espresso

● 4 bicchierini di grappa bianca

● 4 bicchierini di genepì

● 2 bicchierini di cognac

● q.b. scorza di limone o di arancia, a piacere

● q.b. zucchero

● q.b. cannella

● q.b. chiodi di garofano

Procedimento

1. Preparate i caffè e versateli nella grolla dell’amicizia;

2. aggiungete lo zucchero e mescolate bene affinché si sciolga;

3. unite a parte i liquori miscelandoli con cura, prima di aggiungerli al caffè;

4. completate la preparazione aggiungendo le scorze di limone e le spezie a piacimento;

5. infine, fiammeggiate il caffè e, una volta che l’alcol sarà evaporato, date il via alla condivisione della bevanda.

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